I muscoli subiscono una normale contrazione muscolare involontaria, durante l’attività sportiva ma anche nella vita di tutti i giorni. Tutti i muscoli scheletrici, ovvero quelli deputati al movimento, hanno sempre un muscolo agonista ed un muscolo antagonista, ad esempio se fletto un braccio, ovvero se avvicino una mano alla spalla, il muscolo che si contrae quindi quello agonista è il bicipite brachiale e il suo antagonista è il tricipite brachiale che in questa fase si trova a riposo, mentre se distendo nuovamente il braccio, il muscolo agonista sarà il tricipite e quello antagonista sarà il bicipite (chiaramente sempre brachiale).
La differenza sostanziale tra un crampo ed una contrattura muscolare, è che il crampo è una contrazione involontaria di un muscolo temporanea, mentre la contrattura è una contrazione involontaria che si protrae nel tempo.
Si tratta di un campanello di allarme, il muscolo resta contratturato (da notare che un muscolo contratto è una fase temporanea involontaria mentre si compie un’azione, un muscolo contratturato è quando si ha la classica contrattura muscolare) tramite un segnale che viene inviato dal cervello alla placca neuromuscolare per avvisare che potrebbe avvenire un danno.
Una contrattura muscolare si riconosce rispetto ad una lesione, in quanto il dolore avviene in maniera graduale o anche il giorno dopo al risveglio, il muscolo si presenta indurito e dolorante al tatto e può essere caldo e rossastro. Nonostante nei libri si dice che una contrattura passa da sola in 5/7 giorni, soprattutto negli arti inferiori che vengono utilizzati quotidianamente, è necessaria una terapia manuale (ovvero il massaggio decontratturante), con aggiunta di calore sulla parte per far rilassare il muscolo.
In genere nelle contratture più semplici basta una seduta, fino ad arrivare a 3 sedute per risolvere il problema. E’ molto importante durante la terapia osservare un periodo di riposo e riprendere l’attività fisica con gradualità.
I motivi per cui può avvenire una contrattura muscolare possono essere molteplici, allenamento “a freddo”, scarsa condizione fisica, sovrallenamento, insufficiente riscaldamento, forzare oltre le proprie condizioni fisiche fino anche a movimenti improvvisi diversi da quelli ripetuti durante l’attività fisica