La leggenda dell'acido lattico

di ROBERTO TIBERI

Quante volte il giorno dopo un allenamento intensivo, una gara, un allenamento collinare, un allenamento svolto dopo una ripresa da infortunio o lunga inattività, abbiamo dolore ai muscoli delle gambe e ci viene detto è colpa dell’acido lattico?
È in realtà una “leggenda metropolitana” che si tramanda da generazioni…
L’acido lattico viene espulso dal corpo dopo 10/15 minuti della fine dell’attività sportiva.
I dolori che avvertiamo fino a 72 ore dopo, sono dovuti ai D.O.M.S. (Delayed Muscle Onset Soarness), ovvero Indolenzimento Muscolare ad Insorgenza Ritardata.
Si possono evitare questi dolori? I Doms si possono attivare per diversi motivi, stress psicofisico, sovrallenamento o come detto un allenamento intensivo o una gara , ovvero quando portiamo i muscoli ad uno stress superiore a quanto fino a quel momento erano abituati/allenati.
Cosa bisogna fare?
In realtà nulla di particolare, si tratta di un processo fisiologico che necessita del proprio tempo, ci sono tuttavia alcune cose che si possono fare per favorire questo processo:
•    Effettuare un allenamento blando di recupero, in genere il giorno successivo (esempio 40/45 minuti di corsa lenta), meglio non effettuarlo due giorni dopo perché è il momento del picco dei Doms
•    Effettuare un massaggio di scarico rigenerante
•    Utilizzare il metodo kneipp ovvero acqua calda / acqua fredda
Nessun metodo esclude l’altro e si possono utilizzare anche tutti e 3.
Cosa vuol dire allora correre in “lattato”?
 Quando si effettuano ripetute con recupero statico o si utilizza il metodo Galloway (corsa e camminata), ogni volta che ripartiamo sentiamo le gambe sempre più pesanti, questo perché stiamo lavorando proprio con accumulo di acido lattico, ovvero stiamo abituando il corpo a correre in lattato, una volta che il corpo si abitua (dopo alcuni allenamenti in questo modo), non avvertiremo più pesantezza nelle gambe.